schede d'arte
in attesa dell'arte romanica dopo la
fine dell'impero romano d'occidente
&
arte ed architettura preromanica in
Italia
Con la fine del mondo antico in numerosi
luoghi d' Italia i criteri architettonici sono spesso quello paleocristiani
ovvero quelli bizantini (quest'ultimi specialmente nell'Esarcato e quindi a
Ravenna). Però qualcosa gradualmente cambia anche per effetto delle
invasioni barbariche ed in particolare dei longobardi.
Altrove ci saranno le influenze di
merovingi e visigoti. Nelle Asturie, rimaste presto libere dal dominio islamico,
si svilupperanno forme locali di architettura preromanica. Poco dopo ci
saranno le importanti influenze carolinge ed ottoniane che riguarderanno anche zone del nord
Italia.
L'arte propriamente preromanica si
sviluppa in Italia finchè alla fine del secolo X non si impongono nuovi
criteri artistici. Tuttavia le classificazioni sono spesso ex post e
talora complicate. Le situazioni ed i domini erano poi spesso diversi. In una
fase successiva ebbero un ruolo i maestri comacini. Qui ci
limitiamo pertanto a qualche cenno su alcuni monumenti interessanti di queste
fasi di passaggio.

c.d. Palazzo Teodorico a Ravenna, sicuramente più vasto
approfondimenti

Perugia, Tempio di San Michele Arcangelo (foto
© cristinafil 2014) datato V-VI secolo
in forme ancora paleocristiane,
simile a Santo Stefano Rotondo a Roma ed altre chiese.
A differenza di zone
vicine che facevano parte del Ducato Longobardo di Spoleto,
Perugia fu occupata
solo pochissimo dai longobardi e fece parte del c.d.
corridoio
bizantino

A Spoleto i longobardi si impegnarono a ristrutturare alcune chiese (esempio San
Salvatore) ma,
a parte i reperti presso il Museo nazionale del Ducato di Spoleto, va segnalato
un interessante marmo
(foto wiki) nella chiesetta annessa all'Abbazia di San Pietro in
Valle (Ferentillo)

La
documentazione più importante di tale ducato proviene tuttavia da Castel Trosino
(Ascoli Piceno) o Nocera Umbra ed
è ora in buona parte nel Museo dell'Alto Medioevo (Roma Eur).
I longobardi preferivano le arti minori (oreficeria ecc)

particolare in Santa Sofia -foto wiki
a Benevento ebbe capoluogo l'altro ducato longobardo

Cividale Friuli, tempietto longobardo -foto
Wolfgang Sauber/wikimedia

importante oggetto di oreficeria longobarda a Monza, foto © ap 2013
Ma a parte l'importante influenza
longobarda (ben documentata anche a Pavia ecc.), ebbero la loro importanza
l'arte di derivazione carolingia (presente a Milano nel sacello di San Satiro e
nell'altare di Vuolvino in S.Ambrogio) e poco dopo i criteri ottoniani. Qualche
volta furono operanti anche autonome maestranze locali. E ci sono ogni tanto
cose interessanti nel sud Italia (un caso curioso in Puglia è ad esempio il c.d. Tempietto di Seppannibale nei pressi di Fasano). La situazione a Roma fu
invece complessa per via di diversi influssi.

Lomello (Pavia), basilica di Santa Maria Maggiore e battistero di S.Giovanni ad Fontes

Sovana (Gr), ciborio nella chiesa di Santa Maria
(foto © cristinafil 2014)
tale marmo forse proviene dal duomo cittadino,
probabilmente IX secolo


particolari del ciborio di Sovana

marmo esposto nella chiesa romana di San Giorgio al Velabro
-foto © ap 2012
Era una decorazione dell'antica Schola Cantorum,
databile VIII-IX secolo
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